Le Intersezioni – Cosa sono e a cosa servono – Rolling In The Deep – Pillole Di Approfondimento Sul Mondo Dei Rulli Rivestiti

Ci sono diversi tipi di lavorazioni che riguardano la superficie dei rulli rivestiti, e che ne modificano o migliorano le proprietà meccaniche. Quella più basilare è la rettifica, che porta il rullo al diametro richiesto. Altri esempi sono lavorazioni che riguardano la rugosità della superficie, come la resa a buccia di arancia, e la bombatura, che può essere di molti tipi (concava, continua, multipla, etc.).

Una delle lavorazioni più diffuse è la creazione di intersezioni.

Per intersezioni (o “cave”) intendiamo delle fessure presenti sul rivestimento del rullo, che vengono effettuate grazie a macchinari speciali dopo la rettifica finale. Alcune modalità di incisione sono l’uso del laser, dischetti rotanti, mole per rettifica inclinate, lame riscaldate, uso di stampi.

Le intersezioni hanno diverse funzioni, che dipendono principalmente da tre fattori: loro numero, dimensione ed angolazione. Il numero è rappresentato dalla quantità di “princìpi”, rilevabili sul bordo del rullo. È, di fatto, il numero reale delle cave. La dimensione riguarda generalmente profondità e larghezza della cava, mentre l’angolazione è determinata dall’angolo di inclinazione della cava, a partire dal principio.

Alcune funzioni delle intersezioni sono:

– Aumentare la trazione e il grip, un po’ come quelle che troviamo sugli pneumatici da strada.

– Guidare e centrare il prodotto lungo la linea di trasporto o lavorazione, dirigendolo verso il centro, o mantenendolo lontano dai bordi.

– Eliminare le pieghe nel materiale, spianandolo durante la movimentazione.

– Controllare la pressione del rullo sul materiale, oltre che alla temperatura e, in alcuni casi, i fluidi.

L’aspetto dimensionale delle cave che più determina il tipo di funzione che svolgono, è la disposizione spaziale, che conferisce proprietà meccaniche specifiche, sfruttabili in diversi ambiti.

– Intersezioni orizzontali (1): sono utilizzate nel settore film e packaging, ad esempio per assorbire lo start/stop della linea. Vengono anche utilizzate per rilasciare agenti incollanti, in linee in cui serve più fluido di quello che la tensione superficiale della gomma permetta.

– Intersezioni verticali (3) (ad anello): utilizzate ad esempio nelle linee di taglio lamiera (slitting), forniscono da guida e permettono di garantire una corretta spaziatura del materiale.

– Intersezioni a “V” (2, 4): vengono utilizzate per facilitare la centratura, ed aumentare la trazione su materiali molto flessibili, ma anche per l’eliminazione dell’aria e delle pieghe in macchine veloci, specialmente ad alti carichi e alte umidità. Le varianti “sfasate”, che non si uniscono al centro, sono ottime per la rimozione della polvere in eccesso.

– Intersezioni a diamante (5) e a spirale: aumentalo la trazione e il grip, anche ad alte velocità. Le intersezioni a spirale, inoltre, facilitano il raffreddamento della superficie.

Realizzare intersezioni comporta un notevole know-how, macchinari e tempo, e deve essere fatto preferibilmente a partire da un disegno tecnico dettagliato. È possibile anche rilevare le quote delle intersezioni a partire da un rullo eseguito in passato, ma con molta attenzione: su rulli consumati le cave saranno in realtà più alte perché la superficie del rullo si è usurata, in più saranno più strette perché si saranno slabbrate lavorando.

Insomma, è sempre bene affidarsi a professionisti esperti quando si richiede questo tipo di lavorazione!